Pdl, Fitto:Farò il difensore del voto al mio seggio (???)

NOTE: 
Raffaele Fitto (ex presidente regione Puglia e oggi Coordinatore Regionale  di Forza Italia in Puglia): leggo di due richieste di rinvio a giudizio per peculato e concussione ma non so come sia proseguito l’iter giudiziario di tali richieste.
BERLUSCONI: Noi temiamo i brogli elettorali dovunque.
                              
Berlusconi è paranoico, vede complotti ovunque. Immagina schiere di maghi assoldati dalla sinistra pronti segare l’urna in due, prestigiatori che sostiuiscono schede votate PDL con schede votate PD, IDV e magari anche l’odiato UDC. Ormai non dorme più e ha approntato persino un numero verde da chiamare per diventare “Difensori del voto”. Chi si iscriverà riceverà un manuale che immagino degno di un agente dell’FBI: occhiali a raggi infrarossi, che permettono di individuare la presenza di invisibili segni sulle schede con voto a Veltroni passibili di annullamento. Ricevitori radio microscopici per comunicare movimenti sospetti direttamente ad Arcore, in via dell’Anima e ai custodi della sua villa in Sardegna.   Frasario in codice per scambiarsi informazioni al seggio senza essere notati (“Stamattina non ho preso il caffè”, può significare:”Quello che stila il verbale porta la stessa montatura di occhiali di Veltroni”). Il kit è comprensivo di spilletta, maglietta, cappellino, borsello tecnologico, luminol, cuffie ed MP3 per ascoltare “Meno male che Silvio c’è” per tutta la durata dello scrutinio (la versione per i Difensori del voto, invece dei 15 minuti canonici, dura 18 ore, ma se serve ricomincia daccapo). Naturalmente, prima che le schede vengano consegnate ai seggi, squadre di “vigili della libertà” travestiti da operai, fattorini, autisti del bus, turisti e spazzini, presidieranno i percorsi compiuti dai mezzi che le trasportano, in modo da evitare che vengano assaltati dai comitati di Veltroni allo scopo di consegnarle agli elettori già votate PD, IDV e magari l’odiato UDC.
“Noi temiamo brogli elettorali dovunque, sulla questione degli italiani all’estero ci e’ arrivata la notizia di 150.000 schede in piu’ che sono state stampate in Argentina”. Lo ha affermato Silvio Berlusconi nel corso di una intervista a Canale Italia.
1/4/2008
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Berlusconi: “Mai più condoni”. E chi glielo dice al cane Gunther?

di Wildgreta 

Forse ricorderete i soldi depositati in Liechenstein a nome del cane Gunther , quelli Tremontizzati dal famoso scudo fiscale e poi rientrati, bene è di ieri la brutta notizia che Berlusconi non farà più condoni. Magari vi darà un bonus per comprarvi la carrozzina se arriva un bebè, ma se avete milioni di euro all’estero, scordatevi di farli rientrare grazie a qualche legge ad hoc. Rassegnatevi a lasciarli sepolti laggiù, sperando che non se ne accorga nessuno. E le tasse? Tranquilli, Berlusconi, se vincerà, promette di arrivare in breve ad una bella aliquota unica al 33%. Come? Puntando sull’evasione e l’elusione fiscale. Di chi? Di quelli che ha aiutato nel suo precedente governo. I favori si rendono.

Avendo fatto fuori tutte le sue spine nel fianco, (Casini e la Destra), Berlusconi annuncia poi che “non farà la fine di Romano Prodi”. E’ un illuso. Cosa crede, che basti l’autoeliminazione di Mastella (al quale, per altro dovrebbe fare un ponte d’oro non sullo stretto, ma da Roma a Ceppaloni) per mettersi al riparo dai traditori? I traditori spuntano come funghi nel terreno umido della politica, quindi, stia attento, Silvio o si ritroverà in pensione senza neppure poter usare lo “scivolo” (è troppo anziano).

Ah, dimenticavo, il suo odio per Casini deriva dal fatto che non gli ha permesso di eliminare la par condicio….

Casini:”I sondaggi non si possono dire ma UDC supera quorum in quasi metà delle regioni”

Casini: “Udc supera quorum in quasi metà delle regioni”
“I sondaggi non si possono dire, ma rassicuro quel signore che dice che non raggiungeremo il quorum: noi siamo in quorum quasi nella metà delle regioni”.
Intervenendo a Radio Anch’io, il candidato premier dell’Unione di Centro Pier Ferdinando Casini, mostra un certo ottimismo e si dice certo che il quorum verrà raggiunto in circa 10 regioni. “Il tentativo di schiacciarci non è riuscito”, prosegue parlando, in particolare, degli attacchi di Berlusconi: “Io non polemizzo con Berlusconi, mi difendo dalle sue polemiche. Lui ha uno strapotere sui media e ogni giorno mi attacca dicendo che votare per noi è inutile. E io ogni giorno devo difendermi dalle sue critiche”.
Quanto al ruolo del suo partito nello schieramento politico, chiarisce: “Fare l’ago della bilancia non mi interessa e non ho nessuna voglia di farlo. Se avessi avuto quest’obiettivo, avrei fatto partire il governo Marini”.
Quindi, insiste, non ci sarà alcuna alleanza, né col Pd né col Pdl: “Non abbiamo da questo punto di vista nel nostro programma e nelle nostre alleanze questa ipotesi, noi andiamo da soli. Noi siamo una forza di centro e in Parlamento rappresenteremo il centro moderato”.Casini descrive inoltre il clima elettorale che fa da sfondo alla campagna elettorale del suo partito e denuncia le ‘campagne acquisti’ ai danni della sua formazione: “Molti dei nostri parlamentari e dei nostri dirigenti hanno resistito a blandizie e minacce” dice spiegando che, soprattutto a livello ‘periferico’, i rappresentanti dell’Udc “hanno subito di tutto” e continuano a subire “pressioni” per lasciare la coalizione.
Quindi, osserva, “è un miracolo se riusciamo a mantenere i voti che i sondaggi ci indicano in queste ore. Un miracolo – sottolinea – di cui penso di avere qualche merito”.

Quanto all’ assegnazione dell’Expo 2015 a Milano e alle schermaglie politiche che la hanno accompagnata, l’ex presidente della Camera rimprovera la politica per il fatto che “nonostante un successo di questo tipo ci facciamo male” mentre “dovremmo abbracciare la Moratti e Prodi o Formigoni e D’Alema”.
“Si tratta – insiste – di un abbraccio bipartisan perché o remiamo tutti dalla stessa parte o andiamo a fondo”. Insomma, spiega, “basta con le liti e i provincialismi preelettorali. Liti, peraltro, che sono penose e offendono l’immagine dell’Italia che finalmente ha avuto un po’ di ossigeno”.

Noi press 1 aprile 2008

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