Cassino (16/03/2008) – “Macché fascista, sono papista e ghibellino”. “I cattolici ‘progressisti’? Solo cattocomunisti, il vero cancro della Chiesa”. Giuseppe Ciarrapico, nel giorno del suo esordio da candidato dal Pdl al Senato (stasera il primo comizio a Cassino, quartier generale di gran parte della sua attività di imprenditore) torna, in un intervista pubblicata a ‘Petrus’, pubblicata sul sito papanews.it, sulle polemiche che ne hanno messo in forse l’ingresso in politica.
“Una tempesta in un bicchiere d’acqua – dice – Ma quale fascista, io sono ghibellino! Ribadisco l’ammirazione per Giorgio Almirante, il cui ricordo storico non può essere offuscato da niente e da nessuno. E, comunque, mi domando e chiedo: che c’é di male a stimare la figura di Almirante? Mi hanno detto che sono antisemita, una cosa senza senso. All’età delle leggi razziali avevo quattro anni. E’ giusto calunniare così la gente perbene come me? Alla luce di queste polemiche, però, sono ancora più onorato di candidarmi”.
Quanto alla campagna elettorale, Ciarrapico se la prende con quei cattolici che, “come ha evidenziato Famiglia Cristiana, predicano bene e razzolano male anche per quanto riguarda i valori fondamentali e non negoziabili”.
L’ex re delle acque minerali parla anche del suo rapporto “ineccepibile” con la fede: “Sono papista, cattolico, apostolico e romano. Per me il Papa ha sempre ragione, ma apprezzo particolarmente Benedetto XVI. Ero in Piazza San Pietro per esprimergli solidarietà dopo lo ‘schiaffo’ de La Sapienza e ogni giorno aumenta la mia stima nei suoi confronti. Di lui mi colpisce il rigore dottrinale, la forza spirituale, la volontà di far rispettare le regole e la grande importanza che attribuisce alla tradizione e al sano cattolicesimo di una volta. Basta con i compromessi, la Dottrina della Chiesa è una sola, e giudico Papa Benedetto XVI la stella polare di tutto il mondo cristiano e non”.
Per Ciarrapico, ad esempio, “la famiglia è una sola, quella fondata sul matrimonio tra un uomo ed una donna, il resto è ciarpame da non prendereneanche in considerazione”. Quanto invece ai settori “progressisti” presenti tra i cattolici, l’imprenditore del Pdl li definisce solo “cattocomunisti”: “Li considero il vero e grande cancro della Chiesa. Cattolicesimo e comunismo non possono andare mai di pari passo, questo lo dice la storia del cattolicesimo”.__________________________________________________________
PDL: CIARRAPICO ATTACCA L’UDC, INDECENTI CONTRO BERLUSCONI
l’Udc il primo bersaglio di Giuseppe Ciarrapico, nel suo esordio da candidato del Pdl al Senato, a Cassino. L’editore arruolato nel partito di Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini malgrado le polemiche sulla sua dichiarazione sul fascismo, prende di petto i centristi di Pier Ferdinando Casini, cominciando dalla deputata uscente della sua zona, Anna Teresa Formisano, che lo aveva bollato come “antidemocratico”.
“Io antidemocratico? – risponde Ciarrapico dal palco nel suo primo comizio a Cassino – La partitocrazia, che è la forma più deteriore della democrazia tanto cara alla signora Formisano, a noi non interessa. Ha risposto bene Berlusconi, la vera indecenza è stata la funzione dell’Udc di rendere difficoltosi i cinque anni del governo Berlusconi. La pazienza, anche quelladi Berlusconi, ha avuto un limite”.
____________________________________________________________
PDL: CIARRAPICO APRE CAMPAGNA A CASSINO,CON FINI HO CHIARITO
“Con Fini tutto risolto? Assolutamente sì, ci siamo chiariti sulle cose importanti. Il resto rientra nella normale dialettica politica”. Lo ha detto Giuseppe Ciarrapico, candidato del Pdl al Senato nel Lazio, aprendo la campagna elettorale a Cassino, città del frusinate storicamente quartiergenerale delle attività dell’imprenditore.
Secondo gli organizzatori, sarebbe un migliaio le persone arrivate per il debutto politico dell’ex re delle acque minerali, la cui candidatura è stata al centro di una bufera di polemiche. Alla manifestazione partecipano ora tutti i vertici locali del Pdl.
Provincia Latina tv 16 marzo 2008
Rispondi