Veltroni: «Duello tv, Berlusconi mente»

Politica «Non vanno bene né l’inciucio né le larghe intese»Il leader Pd a Radio 24: «Cancelleremo 5mila leggi entro l’anno. Farò i nomi di personalità indipendenti»ROMA – Il nuovo attacco di Veltroni al Cavaliere è sul duello tv, annunciato, smentito, atteso e temuto. «Il candidato alla presidenza del Consiglio ha detto una cosa falsa: che il duello tv non si può fare perché la legge lo impedisce. Dove sta scritto? Non è vero che non si può fare per legge – attacca il leader Pd in un’intervista al programma «Viva voce» di Radio 24 -. Sono sconcertato e da cittadino non lo accetto. In tutti i Paesi europei si fa il duello tv tra i principali candidati, in Italia non si fa dopo che il mio avversario ha detto “io spacco tutto, Veltroni è terrorizzato”, parlando come se si trattasse di un match di boxe alla Rocky, salvo poi non presentarsi sul ring». Non è la legge che vieta il confronto televisivo perché in questi giorni, ricorda il leader del Pd, si fanno confronti tra gli altri candidati. «L’unico che non si può fare è quello tra Berlusconi e me. Berlusconi può dire che non lo vuole ma non che non si può fare per legge, bisogna avere il coraggio di far giudicare ai cittadini. In questo caso la motivazione è peggio della decisione».

BERLUSCONI: INTESA TRA VELTRONI E BERTINOTTI – In un’ora di faccia a faccia con i lettori del sito del Corriere della Sera, Belusconi ha messo in guardia gli elettori di fronte a un possibile accordo postelettorale tra Veltroni e Bertinotti.

IL LEADER DEL PDL: «E’ UN’INVENZIONE» – La replica di Walter Veltroni su un accordo con bertinotti è arrivata poco dopo: «È una cosa assolutamente non vera, inventata, se no non avremmo rotto una alleanza. Correre appresso le stranezze della disperazione altrui – ha aggiunto il leader del Pd – mi sembra impietoso. Non vi è nulla da dire nè su questo nè su cose che vengono dall’antiquariato di questi 15 anni».

FACCIA A FACCIA – Una replica sul confronto tv è poi arrivata dal Cavaliere: «Non so come continuare a spiegarlo, la legge non consente il faccia a faccia con Veltroni, è una legge liberticida e assurda che volevamo cambiare ma l’Udc e Casini ci hanno impedito di farlo» sottolineando che «sarebbero più di 100 i faccia a faccia da fare perché i candidati di qualunque partito avrebbero il diritto di confrontarsi con me e con lui». Il faccia a faccia «è impossibile – ha aggiunto -, sarebbe contro la legge e l’authority interverrebbe immediatamente vietandolo. Invece c’è la possibilità che sia dato uno spazio a me e a Veltroni nello stesso giorno».

«NO INCIUCIO» – Sempre a Radio 24, Veltroni torna poi sugli scenari post-elettorali, già delineati nell’intervista a Newsweek. «Non vanno bene né l’inciucio né le larghe intese. Non so più che fare per far capire che la nostra posizione è molto chiara: chi vince governa e poi – senza larghe intese – le riforme istituzionali vanno fatte insieme. Sarà necessaria una convergenza sulle regole del gioco anche se sento dire che Berlusconi ha cambiato idea sulla concessione di una delle due Camere all’opposizione. Io invece confermo che se il Pd vince assegneremo uno dei due rami del parlamento e le commissioni di controllo all’opposizione».

«VIA 5MILA LEGGI» – Prima preoccupazione del Pd in caso di vittoria – annuncia Veltroni – sarà lo spinoso argomento della semplificazione legislativa. L’annuncio fa quasi impressione: «Cancelleremo 5mila leggi entro il 2008». Nella prima riunione del Consiglio dei ministri – spiega – il Pd presenterà un disegno di legge delega che prevede di abrogare 5 mila leggi entro il 2008 e ridurre tutte le leggi e i regolamenti dello Stato a non più di cento testi unici e non più di mille leggi speciali entro il 2010. L’obiettivo è avere «entro la fine del 2010 non più di 2.200 atti normativi dello Stato, fra leggi e regolamenti al posto degli attuali 90 mila circa». «Con queste misure – spiega Veltroni – si otterrà una riduzione dei costi normativi e burocratici per le imprese che raggiungerà 9-9,5 miliardi annui alla fine del quadriennio 2009-2012 e un effetto positivo sulla crescita economica che si può stimare in un aumento di circa 0,5 punti di Pil all’anno e un risparmio di spesa pubblica a regime di circa 3-3,5 miliardi di euro all’anno». Veltroni spiega così il processo di semplificazione che ha in mente: «In Italia abbiamo 21691 leggi e circa centomila regolamenti, 4500 in Germania e circa 9000 in Francia. Bassanini ha lavorato su un testo radicale di abbattimento del numero delle leggi e delle varie disposizioni che oggi pesano sulla vita dei cittadini. Presentiamo non un auspicio ma strumenti: ovvero un disegno di legge sulla semplificazione e qualità della regolazione». In sintesi: una «svolta radicale» che deve portare a un «Paese più semplice, con meno leggi ma che siano rispettate».

I NOMI – Sulla formazione della squadra di governo, Veltroni torna a dire che farà dei nomi. «Negli altri Paesi i nomi dei componenti del governo si fanno dopo le elezioni, ma penso che prima del voto annuncerò qualche nome di personalità indipendenti, fuori dalla politica, che faranno parte del mio eventuale governo – ha annunciato Veltroni -.Non ci sarà più una coalizione eterogenea, ma un gruppo parlamentare che applicherà il programma. Se faremo male gli elettori ci manderanno a casa. Invece oggi sul tema dell’immigrazione, a due settimane dal voto, è cominciata la sarabanda nello schieramento del centrodestra». Veltroni ha dunque toccato l’argomento del voto agli stranieri per le amministrative, argomento che ha fatto litigare Berlusconi e la Lega. «Il voto agli immigrati alle amministrative è giusto perché serve al processo di integrazione».

LEGGE 40 – Veltroni ha toccato anche altri temi. Come quello della fecondazione assistita, annunciando che il Partito democratico cambierà la legge 40 sulla fecondazione assisitita cercando però «una sintesi» tra le varie anime del partito. A una domanda di Giancarlo Santalmassi che gli chiede se «ritiene giusto che una famiglia con un figlio talassemico non possa fare la diagnosi preimpianto per evitare di avere un altro figlio talassemico», Veltroni risponde: «La mia risposta è no, non è giusto».

ROMA – Infine, sull’iniziativa annunciata dal Cavaliere di un libro sullo sfascio provocato a Roma da Veltroni nelle vesti di sindaco: «Fa parte della propaganda. Ricordo che Berlusconi, quando lui era premier e io sindaco, si sperticava nelle lodi alla città. Ora c’è la campagna elettorale e vale il contrario. Fa parte della commedia dell’arte di una certa politica, nella quale io non voglio entrare».
Corriere della Sera 31 marzo 2008

Elezioni: Berlusconi, “Se pareggio al Senato, governo di buon senso”

31 mar 23:25

MILANO – Silvio Berlusconi parla di “un governo di buon senso, non di parte, in caso di pareggio al Senato”. Il leader del Pdl lo ha dichiarato durante uno speciale su Telelombardia. Il cavaliere ha anche fatto due nomi: Massimo Cacciari alla Cultura e Mario Monti allo Sviluppo economico. (Agr)

BERLUSCONI: FUGA DALLA TV

Martedì, 01 Aprile 2008 – 00:05 –
di Fabrizio Casari
Si può declinare in molti modi la paura, ma tale resta. Non può essere trasformata in prudenza o in accorta strategia, nemmeno con la potentissima batteria mediatica a disposizione: paura è, paura resta. Ed è la paura di perdere quella che attanaglia Berlusconi che fugge, letteralmente fugge, dal confronto televisivo con Walter Veltroni, il principale – non unico – avversario di questa competizione elettorale. Di Veltroni, Berlusconi ha paura. Perché dal 1994 ad oggi, per la prima volta, il cavaliere della destra ha di fronte un personaggio che, quale che sia il giudizio politico che su di lui si vuole avere, è uomo di grande capacità comunicativa. Conosce l’arte della persuasione e le tecniche della comunicazione politica, sa tenere bene il contraddittorio e non ripete formule ideologiche; rappresenta, nel bene e nel male, la novità politica che rende la compagine di destra il “già visto” che in molti, peraltro, si augurano di non dover rivedere. E l’aria che si respira, da qualche giorno, pare indicare una possibile sorpresa per tutti coloro che ritenevano il risultato già scontato a favore di Berlusconi. Un confronto televisivo che indicasse Veltroni più credibile, accellererebbe definitivamente la concreta realizzabilità di questo scenario.Le urla manzoniane contro la par condicio che il cavaliere ripete ormai ogni giorno appaiono assurde proprio perché pronunciate da colui cha ha reso la par condicio una condizione necessaria, ancorché insufficiente, per riequilibrare il pesantissimo squilibrio di mezzi a disposizione nella battaglia politica. Ma il dominio assoluto nei media, elemento primario di quel mostruoso conflitto d’interessi di cui è vittima l’Italia, non elimina comunque la paura del cavaliere di sostenere un confronto alla pari. Nemmeno “Porta a Porta”, il luogo dove persino l’ipotetico tappeto da rosso diventa per magia azzurro, offre sufficienti garanzie. E di Fede ce n’è uno solo.

Il perché di questa fuga dal confronto televisivo di Berlusconi non è comunque nuovo né strano. Non è nuovo in quanto già nelle passate campagne elettorali è stato costretto solo all’ultimo momento ad accettare un confronto che non voleva, temendo di offrire una opportunità di recupero dei consensi all’avversario che, stando ai suoi sondaggi, era indietro. E non è strano dal momento che Berlusconi non tollera domande scomode, osservazioni, obiezioni, comunque un contraddittorio da dove può emergere il senso più profondo della sua “discesa in campo”: il bene delle sue aziende a scapito di quello del Paese.

Restano ancora quindici giorni di schermaglie, dispetti e ripicche, cioè i principali ingredienti di questa noiosa campagna elettorale e il cavaliere di Arcore dimostra ogni giorno che passa di temere il sorpasso. Non tanto nelle intenzioni di voto prospettate dai sondaggi, notoriamente fallaci in quanto pilotabili in principio causa committente e in fine attraverso la scelta su quali domande porre e come porle. Le risposte, infatti, variano a seconda di come le domande vengono formulate, come tutti sanno e tutti fingono di non sapere.

Del resto, la provata inaffidabilità dei sondaggi è la sola grande lezione che il Porcellum ha impartito al sistema politico-mediatico di questo paese. Non solo e non tanto perché gli italiani risultano poco inclini a dire quello che vogliono, che spesso si rivela diverso da quello che pensano e non ne parliamo di quello che fanno; ma anche perché, diversamente da quello che accade con le elezioni alla Camera dei Deputati, la tecnica di assegnazione dei seggi al Senato rende complicatissimo un ipotetico calcolo con ragionevoli – per non dire certi – margini di errore.

E del resto, a testimoniare la precarietà del presunto vantaggio del cavaliere, c’è il recupero netto di oltre la metà della distanza tra Pdl e Pd che si calcolava all’inizio della campagna elettorale. Difficile non attribuire il dato ad una indubbia capacità di Veltroni di recuperare consensi, capacità certificata anche dalle piazze dove il candidato del Pd parla, piene più di quanto avveniva nelle passate campagne elettorali.

A questo si aggiunge l’avvenuta scomposizione dei poli politici, che rende ulteriormente difficile calcolare le ricadute elettorali. Non è facile, infatti, valutare con esattezza quanto incideranno l’Udc di Casini e la Rosa bianca, o la scissione della Santanché e di Storace da An, nel complesso dei voti attribuibili alla destra. Oltretutto, mentre dal centro continuano a pervenire segnali netti d’indisponibilità a varare un eventuale governo di destra, non altrettanto – per fortuna – si ode dalla Sinistra Arcobaleno. Ne consegue dunque che sia alla Camera che al Senato i seggi del centro risultano difficilmente sommabili a quelli della destra, mentre a sinistra non si avvertono preclusioni nel caso fosse necessario impedire che il Paese venga riconsegnato a Berlusconi e Fini.

C’è il rischio, insomma, che la marcia trionfale dell’eterno candidato della destra inciampi. Quella che si giocherà tra quindici giorni è una partita nella quale Veltroni ha a disposizione tre risultati su tre, mentre Berlusconi ne ha uno solo. Per l’ex sindaco di Roma, infatti, una sconfitta – se con margine ridotto – non precluderebbe il suo destino politico di guida del Pd; meno che mai un sostanziale pareggio e figuriamoci una vittoria. Per Berlusconi invece, che queste elezioni ha voluto e che pur di averle non ha esitato a sfasciare la Cdl, una sconfitta o un pareggio sarebbero il definitivo fallimento. Sarebbe la fine per i suoi sogni di Palazzo Chigi prima e Quirinale poi. Potrebbe ritrovarsi a cantare con Apicella nella nuova mansione sul lago recentemente acquistata. Pare che il clima sia buono.

Altrenotizie 1 aprile 2008

Pesce d’aprile

“Io sono in grado di stracciare qualunque avversario, perché nella vita ho fatto tutto ciò che gli altri non hanno fatto” (Silvio Berlusconi ai cronisti che gli domandano se tema un faccia a faccia televisivo con Walter Veltroni, 25 marzo 2008).

“Matrix si prepara al faccia a faccia in tv” (Il Giornale, 29 marzo 2008)

“Come ho anticipato ieri sera ai telespettatori di Matrix, Silvio Berlusconi e Walter Veltroni saranno venerdì 11 aprile ospiti del programma, nell’ultimo giorno di campagna elettorale. Secondo quanto ho concordato con i rispettivi staff nel pomeriggio di giovedì scorso, i due saranno da me intervistati separatamente. (…) Com’è ovvio sarei giornalisticamente pronto a un confronto
diretto, ma non è nè quello che ho richiesto ai candidati nè quello che ho annunciato ieri nella mia trasmissione, a differenza di ciò che leggo stamattina su alcuni quotidiani” (Enrico Mentana, Ansa, 29 marzo 2008)

“Il confronto tv con Veltroni non lo faccio perché è vietato dalla legge sulla par condicio” (Silvio Berlusconi, 29 marzo 2008)

“Quando sarà il confronto tv con Prodi? Non lo so. Per me anche subito, ma lui ha continui attacchi di panico e poi strascica le parole… Prodi, ci sei?… Non è connesso…” (Silvio Berlusconi a “Tutte le mattine” con Maurizio Costanzo, Canale5, 26 gennaio 2006. Già all’epoca era in vigore la legge sulla par condicio, la stessa vigente oggi).

(1 aprile 2008)

La lettera di Silvio Berlusconi ai potenziali “difensori del voto”

 DI Wildgreta

Noto che i “difensori del voto” nella lettera che segue vengono chiamati anche “difensori della libertà”, mi permetto quindi di suggerire ai creativi di Berlusconi, altri sinonimi da usare a sorpresa, negli ultimi giorni di campagna elettorale: “Questori dell’urna”- Sentinelle dello scrutinio”- “Piccole vedette del seggio”- “Guardie elettorali”–“Occhi di lince”- “Scorte della libertà”, “Vigili del verbale”.

Per quello che riguarda l’annunciato “Albo dei difensori della libertà”, suggerisco “: “Albo patroni del sogno” o “Albo dei giusti”

La Lettera

Questa lettera piena di bugie è stata inviata agli iscritti di Forza Italia. Peccato che in questi giorni  sia emerso che gli unici brogli elettorali certi sarebbero quelli avvenuti in Sicilia nelle passate elezioni a danno del centro sinistra. Peccato che “gli importanti traguardi raggiunti” siano stati, in realtà, un maggiore indebitamento, che ha costretto il governo Prodi al risanamento, con tutte le misure impopolari che ne sono conseguite. Mi ha colpito una cosa che Antonio Di Pietro ha riferito nel comizio di apertura della campagna elettorale a Roma: i cantieri aperti dal governo Berlusconi sono stati finanziati dal governo Prodi. Berlusconi, infatti, si era fatto fotografare il giorno dell’inaugurazione di numerose opere, i cui lavori però non erano mai iniziati, o si erano interrotti perchè non erano stati finanziati. Li ha finanziati Di Pietro come ministro delle infrastrutture,  nei due anni del Governo Prodi. Si può essere di centro destra, si può essere anche berlusconiani, ma bisognerebbe avere il buonsenso di non credere alle sue bugie e alla sue uscite che rivelano una bassa statura di statista. Oltretutto, la lettera che ha inviato agli iscritti fi FI sembra più un comunicato destinato alle casalinghe e alle pensionate che un tempo costituivano il suo elettorato privilegiato, grazie alle telenovele in tv. Oggi la gente è cambiata, ha smesso di credere alle favole, ed è molto più povera. Ma cosa ancora più grave, non ha fiducia nel futuro. Molte persone vedono i politici come persone alle quali nulla importa della sorte dei cittadini. E allora, il mio consiglio è quello di andare comunque a votare, ma scegliendo qualcuno che non ci abbia già delusoaltre volte.

Lettera di Berlusconi agli iscritti di Forza Italia

“Ci attende una sfida importante, una partita decisiva per le sorti del nostro Paese, delle nostre famiglie e dei nostri figli. E’ giunto il momento che anche tu scenda in campo per salvaguardare l’Italia da una dissennata gestione e da un futuro illiberale”

di Silvio Berlusconi

Cara amica, caro amico, a meno di due anni dalle ultime elezioni politiche ci troviamo a dover affrontare una breve ma decisiva campagna elettorale.In poco piu di 600 giorni il Governo Prodi è riuscito nel record negativo di cancellare molti dei traguardi raggiunti con fatica nei 5 anni di duro lavoro che ha caratterizzato il nostro esecutivo.
 
Nel 2006 solo i brogli ai seggi elettorali ci hanno negato il giusto diritto a governare degnamente l’Italia.
 
Per questo ritengo indispensabile che in ogni sezione elettorale del tuo comune vi siano due nostri difensori del voto, nelle fasi di voto, scrutinio e fino alla redazione dei verbali, vigilino attentamente per impedire scorrettezze ed inganni.
 
Per fare questo ho bisogno ancora una volta del tuo sostegno e del tuo entusiamo che, sono certo, vorrai mettere in campo per il 13 e 14 aprile.
 
Non sarai lasciato solo: in ogni provincia, in ogni comune, provederemo ad effettuare un’adeguata formazione affinchè chi rappresenta il Popolo della Libertà sappia esattamente come comportarsi e difendersi nei seggi elettorali.
 
Stiamo elaborando in questi giorni un vero e propio Albo dei difensori della libertà. Ti prego pertanto di contattare il tuo coordinamento comunale, quello provinciale o direttamente gli uffici di Milano e Roma.
Ci attende una sfida importante, una partita decisiva per le sorti del nostro Paese, delle nostre famiglie e dei nostri figli. E’ giunto il momento che anche tu scenda in campo per salvaguardare l’Italia da una dissennata gestione e da un futuro illiberale.

Un forte abbraccio ed un ringraziamento di cuore,

Silvio Berlusconi 

Meno male che Silvio c’è

Questa è la versione originale, l’unica, irripetibile ultima performance del team di creativi di Berlusconi. Dove gli impiegati sorridono, i pasticceri infornano, gli operai credono ancora nel sogno e la gente è fiduciosa nel futuro perchè:  Presidente sono con te, meno male che…Silvio c’è.

Wildgreta 30 marzo 2008

Dichiarazioni di voto: per chi vota Marco Travaglio

Da oggi vorrei raccogliere le dichiarazioni di voto. Quindi, chiunque ne trovi in rete, le posti fra i commenti, così magari avremo un quadro più chiaro di cosa pensano le persone di cui magari ci fidiamo o delle quali non ci fidiamo affatto. Condivido ciò che pensa Travaglio riguardo al voto: non andare a votare non serve a nulla, o meglio serve solo a mantenere intatta la casta. Quindi, io mi orienterei verso il partito che sento più vicino come idee o come candidati che ha schierato. Non condivido chi, nonostante i buoni propositi preelettorali, ha candidato comunque persone indagate o condannate solo perchè “portatori di voti”. Non condivido chi ripete sempre gli stessi slogan miracolistici. Non condivido chi finge di interessarsi ai problemi degli altri solo per farsi i fatti propri. Non condivido chi perde tempo e parla sempre “d’altro” per non affrontare le questioni serie. Non condivido chi finge di litigare in tv e chi litiga per andare o non andare in tv. Oramai non si può più nascondere la verità, perchè si vede
Dal blog di Antonio Di Pietro:
In questi giorni ho ricevuto molte dichiarazioni di voto a favore dell’Italia dei Valori.
Riporto quella di Marco Travaglio.
“Due anni fa votai per l’Italia dei Valori, soprattutto perché nel mio Piemonte candidava Franca Rame, persona straordinaria che sono felice di aver contribuito a mandare al Senato. Credo proprio che anche stavolta tornerò a votare per il partito di Antonio Di Pietro. Conosco le obiezioni dei critici: la gestione padronale e personalistica del partito, da cui molti si sono allontanati; la caduta di stile di far prendere al partito una sede in affitto in uno stabile di proprietà dello stesso Di Pietro; la candidatura di personaggi come Sergio De Gregorio e Federica Rossi Gasparrini, puntualmente usciti dall’Idv dopo pochi mesi dall’elezione; l’adesione di Di Pietro, come ministro delle Infrastrutture, al progetto del Tav per le merci in Valsusa (sia pure dialogando con le popolazioni e discutendo di un possibile nuovo tracciato, alternativo al famigerato «buco» da 54 km a Venaus); la decisione di non chiudere la società Stretto di Messina, pur con la contrarietà ribadita al progetto del ponte; il no alla commissione parlamentare d’inchiesta sui fatti del G8 (secondo me sacrosanto, visto che le commissioni parlamentari in Italia servono a confondere le acque e a ostacolare le indagini della magistratura; ma maldestramente motivato con la richiesta di indagare anche sulle violenze dei black bloc, quasi che il parlamento dovesse occuparsi dei reati dei cittadini comuni). Per essere chiari: voterei molto più volentieri per un Einaudi o un De Gasperi redivivi. Ma, in attesa che rinasca qualcuno di simile e riesca a entrare in politica, penso che l’astensione – da cui sono stato a lungo tentato – finisca col fare il gioco della casta, anzi della cosca. Il non voto, anche se massiccio, non viene tenuto in minimo conto dalla partitocrazia: anche se gli elettori fossero tre in tutto, i partiti se li spartirebbero in percentuale per stabilire vincitori e vinti. E infischiandosene degli assenti, che alla fine hanno sempre torto. Dunque penso che si debba essere realisti, votando non il «meno peggio», ma ciò che si sente meno lontano dai propri desideri.
A convincermi a votare per l’Idv sono le liste che ha presentato Di Pietro, che ospitano diverse persone di valore, alcune delle quali sono amici miei, di MicroMega, dei girotondi e di chi ha combattuto in questi anni le battaglie per la legalità e la libertà d’informazione. Ne cito alcuni.
C’è Beppe Giulietti, animatore dell’associazione Articolo 21 contro ogni censura ed epurazione, dunque scaricato dal Pd che gli ha preferito addirittura Marco Follini, ex segretario dell’Udc ed ex vicepremier di Berlusconi, come responsabile per l’Informazione: quel Follini che ha votato tutte le leggi vergogna, compresa la Gasparri che è il principale ostacolo alla libertà d’informazione. C’è Pancho Pardi, che ho incontrato la prima volta al Palavobis, poi in tutti i girotondi e che mi auguro di reincontrare quando – se, come temo, rivincerà Berlusconi – ci toccherà tornare in piazza. C’è la baronessa Teresa Cordopatri, simbolo della lotta alla ’ndrangheta in Calabria. C’è, a Napoli, un sindaco anticamorra come Franco Barbato, che ha militato nel progetto di lista civica nazionale insieme a tanti altri amici. C’è Leoluca Orlando, che in quanto ad antimafia non teme confronti. Non ci sono, in compenso, alcuni personaggi discutibili che si erano avvicinati all’Idv, e che sono stati respinti o non ricandidati. E poi ci sarebbero anche Beppe Lumia e Nando Dalla Chiesa, ai quali Di Pietro aveva offerto un posto nella sua lista in Sicilia dopo l’estromissione (nel primo caso provvisoria, nel secondo definitiva) da quelle del Pd, che in compenso ospitano elementi come Mirello Crisafulli, l’amico del boss di Enna: alla fine, grazie anche all’Idv, Lumia è rientrato nel Pd, mentre Nando ha rispettabilmente deciso di declinare l’offerta. E poi c’è Di Pietro che, pur con tutti i suoi difetti, ha saputo pronunciare – da ministro e da leader di partito – una serie di «no» molto pesanti contro le vergogne del centro-sinistra. No all’indulto extralarge salva-Previti, salva-furbetti, salva-corrotti e salva-mafiosi. No al segreto di Stato e al ricorso alla Consulta sul sequestro Abu Omar contro i giudici di Milano. No alla depenalizzazione strisciante della bancarotta tentata da qualche ministro furbetto. No agli attacchi contro De Magistris e Forleo. No al salvataggio di Previti alla Camera (il deputato Idv Belisario, per un anno e mezzo, è stato il solo con il Pdci a chiedere la cacciata del pregiudicato berlusconiano, mentre gli altri facevano i pesci in barile). No al salvataggio di D’Alema e Latorre da parte della giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera (lì il dipietrista Palomba s’è pronunciato per autorizzare le intercettazioni Unipol-Antonveneta-Rcs, senza se e senza ma). No all’inciucio mastelliano sulla controriforma dell’ordinamento giudiziario e a tutte le altre porcate del cosiddetto ministro della Giustizia ceppalonico.No all’inciucio in commissione Affari costituzionali per la legge-truffa di Franceschini e Violante sul conflitto d’interessi (anche qui, solo il Pdci con Licandro e l’allora Ds Giulietti han tenuto botta con l’Idv). No alla limitazione delle intercettazioni telefoniche e no – dopo un’iniziale esitazione alla Camera – alla legge-bavaglio di Mastella & C. contro la pubblicazione delle intercettazioni e degli altri atti d’indagine fino al processo. No all’aumento del finanziamento pubblico dei partiti e al colpo di mano tentato in tal senso dai tesorieri di tutti i partiti (tranne quelli dell’Idv, Silvana Mura, e della Rosa nel pugno, Fabrizio Turco). No al comma Fuda che assicurava la prescrizione agli amministratori pubblici indagati dalla Corte dei conti per infrazioni contabili.
Come ministro delle Infrastrutture, poi, Di Pietro ha bonificato quel lombrosario che era prima il vertice dell’Anas, cacciando gli inquisiti e i condannati e denunciando i responsabili di certi ammanchi. Ha razionalizzato la miriade di progetti faraonici ereditati da Lunardi, concentrando le poche risorse disponibili su alcune opere davvero necessarie. E, in campagna elettorale, è stato il solo a dire papale papale che Rete 4 deve andare sul satellite e che bisogna applicare immediatamente la sentenza dell’Alta Corte di Giustizia europea di Lussemburgo che, dichiarando illegittime le proroghe concesse a Mediaset dal 1999, privano da nove anni Europa 7 di Francesco Di Stefano delle frequenze necessarie per trasmettere. Infine, last but not least: sia che vinca Berlusconi sia che Pdl e Pd arrivino al pareggio e magari tentino un bel governissimo di larghe intese, mi auguro che arrivi in parlamento una pattuglia di guastatori capaci di fare opposizione con fermezza e competenza sui due temi cruciali, la libertà d’informazione e la giustizia uguale per tutti. Di gente così ce n’era anche nel Pd, ma è stata scientificamente eliminata con una specie di pulizia etnica. Ricordiamoci quel che accadde nel 2001, quando l’Idv mancò il quorum per un soffio: l’unica vera opposizione al regime berlusconiano non era in parlamento (a parte i cani sciolti alla Dalla Chiesa e alla De Zulueta, ora scomparsi dalle liste), ma in piazza. Se stavolta entrano in parlamento Di Pietro, Orlando, Pardi, Giulietti, Cordopatri, Mura e qualcun altro come loro, è meglio per tutti.”

Sondaggi, il distacco si riduce Berlusconi: “Rischio accordo Pd-Sa”

Ultimo giorno per diffondere i risultati: 5-6 punti di differenza
Il Cavaliere: “Al Senato portrebbe esserci il voto disgiunto”

Mentana annuncia: “Il duello tra i due leader l’11 a Matrix”
ma poi precisa che si tratta di due interviste parallele

Cresce il partito degli indecisi “In bilico tra i due schieramenti”

Una ricerca dell’osservatorio universitario Mediamonitor
Sono il 30% tra coloro che comunque andranno a votare

di ALESSANDRA VIOLA
Sempre di più e sempre più confusi. Estranei al dibattito elettorale, critici, scoraggiati. Gli elettori che alle prossime elezioni non hanno ancora scelto se votare né eventualmente a chi destinare il proprio voto sono in crescita e hanno assunto una fisionomia inedita nel panorama politico italiano.
Lo afferma una ricerca sugli indecisi condotta dall’osservatorio MediaMonitor Politica della facoltà di Scienze della comunicazione dell’università La Sapienza di Roma in collaborazione con gli atenei di Lecce, Torino, Sassari e Teramo, che ha individuato un nuovo tipo di ‘macroindecisi’, ovvero di elettori incapaci di orientarsi tra una coalizione e l’altra, ribattezzandolo PdI: partito degli indecisi.GUARDA LE TABELLE

La ricerca punta i riflettori su quella percentuale di intervistati che andrà a votare (il 75%, contro un 13,4% di sicuri astenuti e un 11% di indecisi ‘puri’ che non ha ancora deciso se voterà), ma è ancora indecisa sul partito da scegliere all’interno dello schieramento di appartenenza (il 14%: ‘microindecisi’), o è addirittura incerta sullo schieramento da prediligere (16%: ‘macroindecisi’).
Tra i microindecisi, il 32,9% degli intervistati non si sente affatto rappresentato dai nuovi partiti. “A dispetto dei sondaggi, la ricerca dimostra che l’incertezza è notevolmente cresciuta rispetto alle elezioni del 2006 ed è aumentata principalmente per lo stress provocato dal venir meno di un’offerta politica tradizionale – spiega Mario Morcellini, preside della facoltà di Scienze della comunicazione della Sapienza e direttore dell’osservatorio MediaMonitor -. Fino a due anni fa la maggiore incertezza era tra votare o non votare, oppure consisteva nella scelta di un partito all’interno di una data coalizione. Stavolta riguarda invece soggetti ancora più confusi, che voteranno ma non sanno decidere tra sinistra, destra e centro e oscillano tra schieramenti opposti. Gli incerti provengono in prevalenza dall’area di centro sinistra e sono indecisi per la prima volta, il che crea in loro stress e ansia. Chi saprà mitigare quest’ansia ne conquisterà il voto”.

Questa nuovissima categoria di ‘indecisi tra opposti schieramenti’ è composta in pari misura di uomini e donne, che si collocano prevalentemente nelle fasce estreme di età (il 22,1% tra 18 e 24 anni e il 12,8% oltre i 65 anni) e hanno un livello di istruzione medio-basso. Deboli consumatori di informazione, non parlano mai di politica (23,3%) o lo fanno molto raramente (29,1%), né fanno politica attiva: il 90,7% non partecipa a manifestazioni, l’85,9% non assiste a dibattiti o comizi, il 96,5% non si impegna personalmente in alcuna attività di sostegno politico.

In generale, mentre i microindecisi hanno la percezione di essere l’ago della bilancia dei risultati elettorali, questi elettori si caratterizzano per una sfiducia generalizzata nei confronti della politica e delle ultime esperienze di governo. Le interviste in profondità condotte nell’ambito della ricerca evidenziano il “clima di generalizzata disaffezione” che si respira tra questi elettori, che guardano ai politici come a una casta senza valori morali e non interessata a governare per il bene pubblico.

(La Repubblica 28 marzo 2008)

Le liste con tutti i candidati alle elezioni del Consiglio provinciale di Roma del 13-14 aprile 2008

Ecco qui di seguito le liste con tutti i candidati alle elezioni del Consiglio provinciale di Roma del 13-14 aprile 2008Liste che sostengono il candidato Nicola Zingaretti:

Partito Democratico

1) Giuseppe Battaglia detto Pino
2) Giuseppe Lobefaro)
3) Marco Miccoli
4) Nicola Galloro
5) Roberta Agostini
6) Massimiliano Massimiliani
7) Flavia Leuci
8) Carlo Triolo
9) Paolo Bianchini
10) Edoardo Del Vecchio
11) Maria Teresa Altorio
12) Stefania Spirito
13) Massimo Caprari
14) Giuseppina Maturani detto Pina
15) Maurizio Veloccia
16) Alberto Filisio
17) Vincenzo Carpenella detto Enzo
18) Luciano Ralli
19) Massimiliano Iervolino
20) Dario Esposito
21) Marco Palumbo
22) Augusto Culasso
23) Massimiliano Borelli
24) Emiliano Minnucci
25) Mario Segoni
26) Giovanni Zuccari detto Giampiero
27) Gino Ciogli
28) Walter Entico Perandini
29) Mauro Guerrini
30) Renato Cacciotti
31) Raffaele Megna
32) Francesco Paolo Posa
33) Enzo Ercolani
34) Aldo Cerroni
35) Alessandro Coloni
36) Sandro Santivetti
37) Ruggero Ruggeri
38) Maria Cupelli
39) Massimiliano Dolce
40) Enrico De Fusco
41) Luigi Rossi
42) Marco Vincenzi
43) Eleonora Mattia
44) Stefano Carteny
45) Daniele Leodori

La Sinistra l’Arcobaleno

1) Roberto Giulioli
2) Rita Corneli
3) Giuseppa Rozzo detta Pina
4) Roberto Giulioli
5) Sabrina Albanesi
6) Domenico Dante
7) Franco Pallone
8) Maria Rosaria Tomassi della Rosy
9) Alessandro Luparelli
10) Gianluca Peciola
11) Massimiliano Di Gioia
12) Alessandro Polinori
13) Giuseppe Teodoro
14) Stefano Panicci
15) Maurizio Carrozzi
16) Fabio De Mattia
17) Valentina Rinaldi in Picchetti
18) Emanuele Montini
19) Francesco Flamini
20) Francesca Ferrucci
21) Marina Prati
22) Lorenzo Costantini
23) Mario Rapisardi
24) Balilla Piermarini
25) Antonio Turchetti
26) Tito Nera
27) Alessandro Putero
28) Lucia De Conteris
29) Gino De Paolis
30) Carlo Mollica
31) Vittorio Mantelli
32) Sergio Urilli
33) Virgilio Seu
34) Filippo Silvi
35) Mirko Laurenti
36) Filippo Palmieri
37) Fernanda Antonini
38) Anna Maria Paccariè
39) Massimiliano Pulcini
40) Walter Bianco
41) Roberto Miconi
42) Giuseppe Di Tomassi
43) Luciano Attiani
44) Aquilino Santoro
45) Giovanni Sacchetti

Lista civica Zingaretti1) Gian Paolo Manzella
2) Bernardina Ianni
3) Paolo Fiorentini ù
4) Anna De Benedictis
5) Filiberto Miscioscia
6) Cesare Scarsella
7) Anna Maria Addante
8) Alberto Velardi
9) Carla Degli Esposti
10) Remo Terenzi
11) Alberto Voci
12) Fabiana Liberati
13) Carlotta Tini
14) Alessandro Scasciafratti
15) Gabriele Valli
16) Andrea Colucci
17) Maria Fermanelli
18) Alberto Rapone
19) Elisabetta Maggini
20) Stefano Artero
21) Paolo Delfini
22) Emiliano Manari
23) Maurizio Sementilli
24) Edoardo De Sena
25) Laura Andreini Salerno
26) Libero Scardala
27) Marco Pierini
28) Antonio Pellone
29) Nadia Liberati
30) Pierluigi Sanna
31) Laura Putzu
32) Ornella Silvagni
33) Luigi Iovino
34) Franco Bufalieri
35) Cecilia Sebastiani
36) Maria Pia Luttazi
37) Ernesto Schiavone
38) Giuseppe Polverini
39) Antonio Sessi
40) Mauro Giordani
41) Paolo Martino
42) Domenico Marino
43) Erminio Latini
44) Silvia Frezzolini
45 ) Alessandro Mastrofini

Unione Democratica Consumatori

1) Alberto Agrati
2) Alberto Agrati
3) Stefano Di Pietro
4) Stefano Zago
5) Stefano Zago
6) Remigio del Grosso
7) Stefano Zago
8) Silvio Di Pietro
10) Bultrini Valentina
11) Alberto Agrati
12) Alessandro Silvi
13) Remigio Del Grosso
14) Irene Braccini
15) Vagnati Raffaela
16) Emilio Morgese
17) Silvio Di Pietro
18) Gianfranco Tarica
19) Carlo Sabucco
20) Annunziata Abategiovanni
21) Carlo Sabucco
22) Ettore Nassisi
23) Gianfranco Tarica
24) Stefania Frasconi
25) Ivana Cedrone
26) Vincenzo Pallante
27) Claudio Patrizi
28) Ettore Nassisi
29) Anna Maria Salvatori
30) Remigio Del Grosso
31) Goni Bellavia
32) Ettore Nassisi
33) Emilio Scaramella
34) Natascia Antonini
35) Adriana Domeniconi
36) Ivana Di Bernardo
37) Giuseppe Bernabucci
38) Gerardo Spagnoletti
39) Francesco Maglione
40) Gabriella Costantini
41) Silvana Fiorentini
42) Federico Nardi
43) Simona Testani
44) Rossella Cresta
45) Vincenzo Pallante

Lista Bonino-Radicali

1) Giovanni De Pascalis
2) Michele Leonardi
3) Alberto Garbellotto
4) Alessandro Di Paola
5) Wilhelmine Schett detta Mina Welby
6) Wihelmine Schett
7) Wihelmine Schett
8) Giovanni De Pascalis
9) Vito Paolo Quinto
10) Alessandro Di Paola
11) Claudia Montanari
12) Carlo Consiglio
13) Federico Tantillo
14) Vito Paolo Quinto
15) Vito Paolo Quinto
16) Ruggero Maggiotti
17) Carlo Consiglio
18) Giovanni De Pascalis
19) Raffaele Fortino
20) Stefano Marchiafava
21) Antonio Stango
22) Stefano Marchiafava
23) Romano Scozzafaca
24) Carla Welby
25) Carla Welby
26 ) Claudio Mori
27) Alba Montori
28) Demetrio Bacaro
29) Carla Welby
30) Demetrio Bacaro
31) Carla Rossi
32) Romano Scozzafava
33) Antonio Stango
34) Onofrio Gerlando detto Cristiano
35) Romano Scozzafava
36) Giuseppe Rossodivita
37) Giuseppe Rossodivita
38) Alba Montori
39) Gustavo Fraticelli
40) Gustavo Fraticelli
41) Gustavo Frarticelli
42) Onofrio Gerlando
43) Antonio Stango
44) Claudio Mori
45) Alessandro Capriccioli

Italia dei Valori

1) Marco Lombardi
2) Stefano Pedica
3) Alessandro Ricci
4) Nicola Polisini
5) Isidoro Gargano
6) Marcella Raimondo
7) Mario Vela
8) Enzo Ceci
9) Salvatore Doddi
10) Antonio Piantanida
11) Eligio Ceccanei
12) Francesco Sanzi
13) Riccardo Pomponi
14) Maria Zucchi
15) Alessandra Mancini
16) Angela Leonardi
17) Francesco Condò
18) Riccardo Rossi
19) Luigi Capasso
20) Giacomo Nicita
21) Alessandro Rumori
22) Federica Gagliardi
23) Remo Giorgi
24) Cristian Ulderico Fassone
25) Giocchino Pucci
26) Fabrizio Garofoli
27) Aldo De Angelis
28) Enrico Isidori
29) Alvaro Balloni
30) Emanuele Girolami
31) Bruna Chianese
32) Piero Iacono
33) Michela Maria Barchiesi
34) Sabatino Leonetti
35) Ugo Onorati
36) Giorgio Consolati
37) Pasqualino Imperi
38) Elio Castaldi
39) Gianluca Simeoni
40) Danilo Petrella
41) Genesio Benigni
42) Carlo Valentini
43) Crescenzio Gentili
44) Paolo D’Eletto
45) Giacomo Vernini

Liste che sostengono il candidato Alfredo Antoniozzi:

Popolo della Libertà

1) Gianni De Ritis
2) Alfredo Bruno
3) Cesario Bortone
4) Gaetano Curi
5) Antonino Romano
6) Alfredo Baldassarri
7) Maria Immacolata Elena Orrù
8) Enrico Folgori
9) Bruno Murzilli
10) Matteo Petrella
11) Marco Scotto Lavinia
12) Piero Cucunato
3) Piergiorgio Benvenuti
14) Roberta Moriccioli
15) Pier Paolo Zaccai
16) Danilo Amelina
17) Federico Iadicicco
18) Marco Bertucci
19) Renato Panella
20) Andrea Simonelli
21) Fabrizio Bevilacqua
22) Bruno Petrella
23) Massimo Ferrarini
24) Leonardo Catarci
25) Fabio Stefoni
26) Mauro Proietti
27) Gabriele Lancianese
28) Giuseppe Di Sangiuliano
29) Enrico Zappacosta
30) Mario Cacciotti
31) Anselmo Tomaino
32) Antonio Sollecito
33) Michele Serafini
34) Paolo Greggi
35) Adriano Palozzi
36) Francesco Petrocchi
37) Antonio Terenzi
38) Romeo De Angelis
39) Angelo Lupi
40) Laura Celori
41) Pierluigi Angelucci
42) Andrea Napoleoni
43) Alfredo Galli
44) Franca Del Giudice
45) Franco Spoto

Lista civica Antoniozzi

1) Mario Giudo
2) Alessio Bonifazi
3) Patrizia De Lorenzi
4) Elena Gatta
5) Franco Di Meo
6) Patrizia De Santis
7) Carmine Barbati
8) Antonio De Arcangelis
9) Stefano Lanciotti
10) Giuseppe Fiore
11) Raffaele Persichetti
12) Cesarina Romani Dattoli
13) Giuseppe Maoli
14) Pietro Ciccolini
15) Giorgio Aldo Maccaroni
16) Amedeo Cervone
17) Matteo Del Grosso
18) Franco Caporossi
19) Stefano Pandolfi
20) Francesco Cosentini
21) Raffaele Pinto
22) Giuseppe Palmieri
23) Cristina Ceforo
24) Giacomo Sannino
25) Liliana Sarrocco
26) Agostini Leonetti detto Bond
27) Alessandro Paparella
28) Carlo Pisa Griselli
29) Laura Russino
30) Francesca Cerullo
31) Fernando Tozzi
32) Agostino Renzi
33) Arnaldo Melaranci
34) Pietro Nicotera
35) Laura De Santis
36) Vincenzo Petrosino
37) Salvatore Castello
38) Claudio Sabatini
39) Paolo Tagliacozzo
40) Michele Conte
41) Marina Sisani
42) Francesco Ferrara
43) Elisabetta Filippi
44) Chiara Ercoli
45) Riccardo Di Teo

Partito Repubblicano

1) Michele De Facendis
2) Enzo Felci
3) Giovanni Picanza
4) Giovanni Falisi
5) Andrea Frediani
6) Fabio Piergiovanni
7) Gianni Casella
8) Antonio Ferdinando Tundis
9) Elisabetta Palumbo
10) Vincenzo Calace
11) Francesco Morelli
12) Davide Mirabella
13) Davide Mirabella
14) Salvatore Pesti
15) Paolo Perugini
16) Andrea Quercioli
17) Fabio Arpano
18) Stefano Covello
19) Stefano Covello
20) Claudio Valentini
21) Vito Kahlun
22) Antonio Colameo
23) Andrea Onori
24) Alberto Iozzi
25) Alessandro Paribelli
26) Franco Ponziani
27) Alessandro Paribelli
28) Giuseppe Mazza
29) Maurizio Mino
30) Alberto Iozzi
31) Maurizio Mino
32) Fulvio Farina
33) Elisabetta Palumbo
34) Demetrio Baldessarro
35) Francesca Onori
36) Vincenzo Tonelli
37) Vincenzo Tonelli
38) Flavio Persichini
39) Fernando Fabbri
40) Vincenzo Calace
41) Benito Contenta
42) Mario Ferrante
43) Fernando Fabbri
44) Massimo Galli
45) Alberto Procaccin

Liste che sostengono il candidato Teodoro Buontempo:

La Destra

1) Augusto Caratelli
2) Michele Lunetta
3) Filippo Ortenzi
4) Alessandro Giombini
5) Massimiliano Antonini
6) Monica Nassisi
7) Marco Recchia
8) Salvatore Scalia
9) Livio Feliciani
10) Stefano Ambrosetti
11) Francesca Rufini
12) Alessio Nardini
13) Roberto Degli Angioli
14) Pietro Clementi
15) Roberto Greco
16) Marco Santaroni
17) Luisa Regimenti
18) Alessandro Ferrara
19) Alberto Pascucci
20) Masimo Davenia
21) Alberto Prezzolini
22) Francesco Amato
23) Vincenzo Lenzo
24) Andrea Piccioni
25) Domenico Bertinelli
26) Amleto Mattoni
27) Fabio Bitti
28) Ivan Boccali
29) Gabriele Pedrini
30) Pietro Sperati
31) Alberto Cava
32) Roberto Valacchi
33) Andrea Indiati
34) Francesco Maria Vittorio Messa
35) Cinzia Minucci
36) Fabio Scardazza
37) Roberto Buonasorte
38) Giorgio Gatti
39) Daniele Dottori
40) Pietro Angellotto
41) Marta Scanzani
42) Livio Proietti
43) Paolo D’Agapiti
44) Fausto Felci
45) Claudio Quaranta

Lista civica Buontempo

1) Piero Vissio
2) Maurizio De Ritis
3) Alfio Di Marco
4) Elisa Piro
5) Bruno Mari
6) Vincenzo Vecchioni
7) Alessio Castellucci
8) Rocco Basto
9) Jean Rizcallah Salamè
10) Andrea Pinto
11) Luigi Antonio D’Addio
12) Fikret Kuvvet
13) Maria Eleonora Manzia
14) Vincenzo Moggi
15) Maurizio Fiorini
16) Paolo De Paola
17) Adele Gamberale
18) Egisto Nardi
19) Silvana Pascale
20) Dario Angeloni
21) Giuseppe Certo
22) Fiorella Cencetti
23) Giovanni D’Agostino
24) Nadia Riggi
25) Cristiano Lancianese
26) Amedeo Mastropietro
27) Chiara Pietroforte
28) Maurizio Casaroli
29) Marco Costanzi
30) Marcello Buccheri
31) Angelo Sersali
32) Claudio Senatra
33) Adriano Cesaroni
34) Italo Mazzei
35) Valentina Colò
36) Silvia De Blasis
37) Settimio Boccabella
38) Danilo Sparagna
39) Filippo Sciarretta
40) Alessandro Sciacchitano
41) Mariano Teodori
42) Aldo D’Agostino
43) Daniele Antonelli
44) Cinzia Quondamcarlo
45) Mario Procaccini

Unione Imprenditori Lav. Soc. (candidato Antonio Gasparo)
1) Davide Menassè
2) Davide Menassè
3) Roberto Mineo
4) Andrea Tormentoni
5) Silvia Graps
6) Antonio Zingarelli
7) Cristoforo Gambino
8) Andrea Tormentoni
9) Antonio Zingarelli
10) Maurizio Gai
11) Maurizio Gai
12) Maurizio Gai
13) Giovanna Canzano
14) Andrea Anniballi
15) Giuseppe Vargiu
16) Gianni Scaffidi
17) Gianni Scaffidi
18) Gianni Scaffidi
19) Giancarlo Domizi
20) Paolo Varani
21) Davide Menassè
22) Paolo Varani
23) Giancarlo Domizi
24) Piero Pezone
25) Giovanna Canzano
26) Silvia Graps
27) Angelo Alfei
28) Antonio Zingarelli
29) Angelo Alfei
30) Giuseppe Battistoni
31) Giuseppe Vargiu
32) Piero Belloli
33) Andrea Anniballi
34) Giuseppe Battistoni
35) Roberto Mineo
36) Nicola Anniballi
37) Nicola Anniballi
38) Piero Belloli
39) Mario Anniballi
40) Cristoforo Gambino
41) Angelo Alfei
42) Piero Pezone
43) Anna Maria Ciriaci
44) Giuseppe Battistoni
45) Mario Anniballi

UDC (Candidato Armando Dionisi)

1) Massimiliano Mosca
2) Gabriele Del Castillo
3) Franco Agostinelli
4) Francesco Bevivino
5) Pier Paolo Proietti Panatta
6) Concetta Maria Laudato
7) Vincenzo Tarantino
8) Alessandro Marcoccia
9) Maria Teresa Bracci
10) Antonello Di Gesù
11) Giovanni Tarquini
12) Lorenzo Vitali
13) Alfio Mangiagli
14) Paolo Panico
15) Gianluca Castellucci
16) Natale Ferraro
17) Giovanni Tomaino
18) Andrea Bucciarelli
19) Giuseppe Piras
20) Fabio Valente
21) Donato D’Andrea
22) Roberto Carboni
23) Cinthia Vercelloni
24) Massimo Piras
25) Gianluca Caldarelli
26) Mario Sisto Ferrante
27) Nicolò Accardo
28) Elio Addessi
29) Damiria Delmirani
30) Maria Assunta Boccardelli
31) Mariano Marini
32) Sergio Conti
33) Giovanni Libanori
34) Stefano Sassano
35) Ettore Pompili
36) Nelido Vallocchia
37) Alessandro Calafiore
38) Mario Tontini
39) Ettore Lucarelli
40) Policarpo Volante
41) Sandro Biferi
42) Massimo Messale
43) Sergio Bartoli
44) Lamberto Trivelloni
45) Pucci Damiano

Partito dei Socialisti (candidato Giancarlo Licari)

1) Gavino Angius
2) Vittorio Michele Craxi detto Bobo
3) Gavino Angius
4) Mirko Tritelli
5) Marcello Antonuzzi
6) Giuseppe Cieri
7) Paola Schiavulli
8) Franco Bartolomei
9) Giuseppe Piga
10) Sandro Natalini
11) Giovanna De Marzo
12) Pasquale Maidecchi
13) Rosella Farinella
14) Simona Tomaro
15) Luigi Amatucci
16) Riziero Carmine D’Ortenzio
17) Vittorio Michele Craxi
18) Roberto Ramazzotti
19) Roberto Dandi
20) Monica Maggiori
21) Gavino Angius
22) Vittorio Michele Craxi
23) Patrizia Guadagnini
24) Giovanna Seguiti
25) Roberto Persiani
26) Tommaso Parlagreco
27) Amico Gandini
28) Mauro Testa
29) Maria Cristina Riccetti
30) Luigi Cacciotti
31) Vanila Rita Satta
32) Rapisardo Antinucci
33) Omar Grassi
34) Giovanni Battista Lombardozzi
35) Antonio Ortolani
36) Mauro Cesarini
37) Andrea Pezzola
38) Fabrizio De Santis
39) Marco Santelli
40) Enio Di Giulio
41) Luciano Romanzi
42) Sergio Spaziani
43) Umberto Diana
44) Massimo Campanelli
45) Roberto Romagnoli

Liste che sostengono il candidato Umberto Nardinocchi:

Grillo Parlante No Euro

1) Simona Caricasulo
2) Paola Pisano
3) Nadia Cangelmi
4) Paola Pisano
5) Arturo Fontana
6) Marco Marino
7) Arturo Fontana
8) Arturo Fontana
9) Rita Di Domenico
10) Vincenzo Frantellizzi
11) Giuseppe Cursi
12) Carmelo Cirillo
13) Marco Carmelo
14) Lorenzo De Sanctis
15) Simona Ascione
16) Carmela Omero
17) Roberta Gentilini
18) Carmela Omero
19) Carmelo Grillo
20) Ernesto Tini
21) Simona Caricasulo
22) Umberto Napoli
23) Stefano Dagianti
24) Umberto Napoli
25) Carmela Omero
26) Alfio Grillo
27) Tiziana Poner
28) Umberto Napoli
29) Tiziana Poner
30) Michele Masi
31) Roberto Gentili
32) Claudio Gentili
33) Paola Tedeschi
34) Mauro De Giuli
35) Gino Faraoni
36) Franca Andriotto
37) Alfio Grillo
38) Roberto Gentili
39) Claudio Belli
40) Roberto Gentili
41) Dario Di Francesco
42) Renzo Luciani
43) Dario Di Francesco
44) Tiziana Poner
45) Dario Di Francesco

Forza Roma

1) Vincenzo Passanisi
2) Franco Fabini
3) Alberto Torroni
4) Gianluca Alò
5) Ivano Grassi
6) Franceschina Tassone
7) Giancarlo Ciotti
8) Giancarlo Ciotti
9) Maria Cristina Terzano
10) Franceschina Tassone
11) Alfredo Pacini
12) Ottavio Pasqualucci
13) Enzo Calò
14) Adriano Caramelli
15) Giuseppe Fara
16) Luciana Casabianca
17) Massimo Spaziani
18) Claudio Paolo Casarano
19) Patrizia Marocchi
20) Cinzia Teti
21) Simone Petrucci
22) Simone Petrucci
23) Sergio Bellanti
24) Maurizio Tripodi
25) Maurizio Tripodi
26) Vincenzo Passanisi
27) Massimo Spagnoli
28) Giacomina Pace
29) Massimo Spagnoli
30) Vincenzo Passanisi
31) Giacomina Pace
32) Franco Fabini
33) Marco Ballerini
34) Marco Ballerini
35) Sergio Bellanti
36) Marco Ballerini
37) Maria Cristina Terzano
38) Luciana Casabianca
39) Maria Cristina Terzano
40) Luciana Casabianca
41) Ottavio Pasqualucci
42) Emanuele Molinaro
43) Ottavio Pasqualucci
44) Giovanni Marchionni
45) Giovanni Marchionni

Avanti Lazio

1) Massimiliano Scattarelli
2) Sergio Graziano
3) Francesco Inglese
4) Rita Guerra
5) Rita Guerra
6) Rossano Zizzari
7) Rossano Zizzari
8) Sandro Bellini
9) Sandro Bellini
10)Rita Guerra
11)Pompeo Sardella
12)Giuseppe Bologna
13)Attilio Funari
14)Andrew John Alfonso Bulfone
15)Antonio Marson
16)Antonio Marson
17)Sergio Graziano
18)Antonio Marson
19)Saverio Scarscia
20)Marinella Zaccagnini
21)Saverio Scarscia
22)Pietrina Tula
23)Francesco Inglese
24)Pietrina Tula
25)Francesco Inglese
26)Pietrina Tula
27)Sergio Graziano
28)Vincenzo Vittori
29)Massimiliano Scattarelli
30)Massimiliano Scattarelli
31)Attilio Funari
32)Vincenzo Vittori
33)Marinella Zaccagnini
34)Marinella Zaccagnini
35)Vincenzo Vittori
36)Saverio Scarscia
37)Andrew John Alfonso Bulfone
38)Andrew John Alfonso Bulfone
39)Pompeo Sardella
40)Pompeo Sardella
41)Attilio Funari
42)Giuseppe Bologna
43)Giuseppe Bologna
44)Rossano Zizzari
45)Sandro Bellini

Movimento per le Autonomie (candidato Antonio Paris)

1) Mario Giovanni Scarfone
2) Carlo Mochi
3) Mario Malacaria
4) Pasquale Giuppone
5) Claudio Vecchi
6) Giovanni Tarantino
7) Daniele Amorini
8) Fabio De Ciuceis
9) Giuseppa Maria Rocca detta Gisella
10) Rosa Eufemia Alfaro Guevara
11) Antonio Piludo
12) Giuseppe Stella
13) Fabio Musto
14) Angelo Velardo
15) Attilio Marchese
16) Giancarlo Laino
17) Giuseppe Tranzillo
18) Giuseppe Tranzillo
19) Romano Mosconi
20) Marina Cappellini
21) Leonardo Kane Arcioni detto Arcioni
22) Domenico Antonio Pizzimenti
23) Gabriele Cosentino
24) Antonio Pizzigallo
25) Giuseppe Piermarini
26) Luigi Piselli
27) Riccardo Ferri
28) Raffaella Monte
29) Massimo Mecucci
30) Alessandro Balzi
31) Paolo Iannitelli
32) Alfonso Lisi
33) Fabio Bergami
34) Pietro Pinna
35) Mario Ulizi
36) Giuseppe Mariani Bartolini
37) Maurizio Sciarpelletti
38) Ferdinando Croce
39) Franco Cicerchia
40) Aldo De Julis
41) Sandro Runieri
42) Pietro Pinna
43) Luca Tordella
44) Giusepe D’Urso
45) Antimo De Pasquale

Rosa Bianca (candidato Marco Mattei)

1) Silvio Ciccarelli
2) Filomena Di Gioia
3) Carlo Cini
4) Renato Sodano
5) Massimo Rey
6) Giovanni Conte
7) Claudio Vittorio Di Francesco
8) Nicodemo Panuccio
9) Walter Benzi
10) Marco Marchetti
11) Federico Bini
12) Agostino Mattera
13) Fausto Leonelli
14) Donato Antonio Notargiacomo
15) Leandro Calzetta
16) Giancarlo Battista
17) Andrea Ciccone
18) Amedeo Ferdinandi
19) Fabrizio Zinanni
20) Fabio Di Carlo
21) Giuseppe Grimaldi
22) Vincenzo Salvatore Arleo
23) Matteo Mauro Orciuoli
24) Leandro Calzetta
25) Piero Fiorelli
26) Enrico Troiani
27) Antonio Brazzini
28) Sergio Pede
29) Giuseppe Nicolò
30) Massimo Giansante
31) Luca Di Giulio
32) Giacomo Cristofanelli
33) Pietro Barchiesi
34) Leonardo Luciani
35) Marco Comandini
36) Paolo Leotta
37) Giulio Maria Di Giulio
38) Michele Caccavalle
39) Michele Sanzari
40) Angelo D’Avino
41) Isidoro Salvatori
42) Giuseppe Belli
43) Corrado Bartoli
44) Maria Grazia Tetti
45) Marco Simoncini

Forza Nuova (candidato Gianguido Salethnich)

1) Fausta Aureli
2) Alessandro Rossi
3) Roberto Benignetti
4) Alessandro Catalano
5) Vanessa Cerroni
6) Alessia Augello
7) Ludovica Medici
8) Christian Evangelisti
9) Luca Reggio
10) Alessandra Benignetti
11) Paolo Tarquini
12) Flavio D’Alessandro
13) Maria Di Vittorio
14) Alessandro Bardi
15) Marco Lupi
16) Silvia Matta
17) Emanuela Colace
18) Matteo Contino
19) Martin Avaro
20) Michele Iannelli
21) Simona Bossi
22) Roberto Ciampini
23) Alessandro Latini
24) Silvio Iacomussi
25) Vittorio Carlucci
26) Vincenza Vincenzi
27) Giuseppe Onorato
28) Patrizia D’Ortenzi
29) Michael Rosselli
30) Paolo Trezzi
31) Umberto Moriani
32) Gennaro Quisillo
33) Vittorio Arioti
34) Michele De Stefano
35) Stefano Rufo
36) Marco Adriani
37) Alessandro Cianni
38) Patrizio Nicoletti
39) Daniele Pasquazi
40) Maurizio De Santis
41) Matteo Pedrazzi
42) Martin Avaro
43) Marcello Pasquazi
44) Claudio Di Lallo
45) Roberta Guglielmo

Partito Comunista Lavoratori (candidato Eugenio Gemmo)

1) Giuseppe Secreto
2) Massimo Cappellani
3) Massimo Cappellani
4) Arduino Fraveto
5) Arduino Fraveto
6) Arduino Fraveto
7) Susanna Capristo
8) Susanna Capristo
9) Susanna Capristo
10) Gemma Procinio
11) Marco Messina
12) Marco Messina
13) Rosa Ruta detta Marina
14) Umberto Tasciotti
15) Marco Piracci
16) Marco Piracci
17) Marco Piracci
18) Luca Franchi
19) Luca Franchi
20) Luca Franchi
21) Diego D’Agostino
22) Diego D’Agostino
23) Francesco Silvestri
24) Paolo Sesini
25) Paolo Sesini
26) Paolo Sesini
27) Antonio Cardillo Piacentino
28) Antonio Cardillo Piacentino
29) Antonio Cardillo Piacentino
30) Giuseppe Sapia
31) Marco Messina
32) Giuseppe Sapia
33) Francesco Silvestri
34) Luigi Sorge
35) Angelo Masci
36) Luigi Sorge
37) Salvatore Cerullo
38) Giuseppe Sapia
39) Umberto Tasciotti
40) Angelo Masci
41) Emilio Masci
42) Gemma Procinio
43) Mario Tommasi
44) Massimo Cappellani
45) Luigi Vittiglio

Movimento Nazionale del Delfino (candidato Roberto Libera)

1) Simone Pieretti
2) Alessandro Corbo
3) Marco Ricci
4) Stefano Tiberi
5) Claudio Capuano
6) Vincenzo Riccio
7) Vincenza Scatolari
8) Angela Turchini
9) Mario Mancini
10) Paolo Donnini
11) Alessandro Muraro
12) Loredana Longo
13) Luigi Rossetti
14) Pietro De Simone
15) Vittorio Genuino
16) Andrea Abbondante
17) Claudio Maggiofino
18) Alessandro Foderà
19) Nicoletta Di Gravio
20) Alessandra Agostinelli
21) Andrea Cicciomartino
22) Daniele Riuco
23) Alessandro Tronci
24) Gianluca Pizzichillo
25) Angela Montereali
26) Giuseppe Rocchi
27) Silvia Rinaldi
28) Fiorenzo D’Arpa
29) Massimiliano Tariciotti
30) Riccardo Calvani
31) Enzo di Gravio
32) Alessandra Mantovani
33) Enrico Lucconi
34) Oscar Orrei
35) Maria Virginia Palombi
36) Eusebio De Bonis
37) Massimiliano Ruco
38) Aurelio Iannarelli Rosati
39) Francesco Raponi
40) Vincenzo Giuseppe Mario Barone
41) Massimiliano Cignitti
42) Antonio Bucciarelli
43) Francesco Raponi
44) Paolo Pizzuti
45) Anna Maria Tulli

La mia Italia (candidato Edoardo Siravo)

1) Antonio Panci
2) Marcello Bianchetti
3) Pietro Giovenga
4) Gaetano Bisaccia
5) Gianfranco Ziccaro
6) Giordano Conti
7) Fabio Baldrieri
8) Maura Bartoletti
9) Riccardo Calimici
10) Emanuele Marulli
11) Stefania Marieni
12) Giuseppe Del Giudice
13) Patrizia Curinga
14) Giordano Conti
15) Milvia Bianchi
16) Ercole Fragetta
17) Giordano Conti
18) Milvia Bianchi
19) Alfredo Narducci
20) Pietro Stoponi
21) Alfredo Narducci
22) Giampaolo Gnesotto
23) Romina Morelli
24) Roberto Morello
25) Giuseppe Lisi
26) Eugenio Carnei
27) Antonio Panci
28) Maurizio Migliorini
29) Ercole Fragetta
30) Maurizio Migliorini
31) Simone Anzani
32) Romina Morelli
33) Roberto Morello
34) Maria Angela Pietrini
35) Carlo Proietti
36) Alessandro Rossi
37) Filippo Schembri
38) Romina Moreli
39) Pietro Stoponi
40) Maria Tiziana Zucchet
41) Paride Tomei
42) Gianfranco Ziccaro
43) Pietro Giovenga
44) Antonio Panci
45) Gianfranco Ziccaro

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